Proseguiamo con la nostra preparazione ad un torneo Limited di Magic:

Beh, se devo essere sincero non è che ci sia poi ancora effettivamente molto altro da fare… negli ultimi due/tre giorni il mio consiglio è di diradare un po’ i ripassi visuali ma di farli comunque per avere fresche fresche le carte in mente; e questo è approssimativamente quello che potrete fare se vi state preparando ad un pre-release (altrimenti si può fare qualcosa, come spiegherò più in basso) perchè non ci saranno in giro molte altre informazioni, specialmente per un Booster Draft. Se fosse un Sealed Deck però qualcosina di altro si potrebbe fare se avete voglia di sbattervi un po’:

Il fulmine nella nuova veste grafica

Il fulmine nella nuova veste grafica

Tra i vari programmini gratuiti che vi permettono di giochicchiare in linea con le Magic ce n’è uno nel quale è molto facile creare il proprio contenuto, più precisamente LackeyCCG. E’ un programmino piccolo, ancora in fase sperimentale che per alcuni aspetti (la grafica ad esempio) lascia a desiderare ma secondo me offre molte potenzialità proprio per la sua semplicità d’uso. E’ facilissimo infatti inserire un nuovo set al gioco in modo che funzioni perfettamente; più precisamente vi serve la versione stampabile della spoiler list perchè questa conterrà tutto il testo necessario a capire la carta senza inutili fronzoli; copiate ed incollate tutto il testo in un semplicissimo file di testo, aprite uno dei files di testo che contengono le definizioni delle carte per capire il modo in cui formattare il testo che avete appena preso, cosa aggiungere e cosa eliminare e preparatevi a fare il lavoro di messa a punto del testo precedentemente copia incollato.

Una volta terminato (se avete preso lo spoiler giusto non dovrebbe prendervi più di una sera) dovrete solo aggiungere il file da voi creato nella cartella con tutti gli altri, abilitare il set nel files setlist.txt ed abilitare il nuovo set nel generatore di Booster Packs (packdefinitions.txt). Et voilà, adesso potrete andare nel Deck Creator, scegliere “Open Packs” ed aggiungere 6 bustine della vostra nuova espansione per simulare un Sealed Deck.
Per farlo al meglio però è necessario fare alcune piccole modifiche, ovvero settare la rarità delle mitiche a rare (so che probabilmente non sarà fedelissimo alla realtà ma l’alternativa è che non compaiano) e, quando abiliterete i nuovi Booster Packs, facciate in modo che la bustina sia composta da una rara, 3 non comuni, 10 comuni ed una terra (e non 11 comuni come sono i booster precaricati).

L'Angelo di Serra nella nuova veste grafica

L'Angelo di Serra nella nuova veste grafica

Non sarà esattamente come fare il sealed al negozio, però ci si avvicina sufficientemente da permettere di imparare o affinare le proprie tecniche decisionali; oltretutto vi permetterà di provare a giocare in solitaria (con un bot controllato da voi) i mazzi così creati, di modo che possiate farli combattere tra di loro e farvi un’idea di quali strategie sono da incoraggiare e quali da evitare.

Purtroppo se sarà un set nuovo non avrete a disposizione le immagini, ma quando inizieranno a trapelare i visual spoiler potrete catturare le immagini dai siti ed usarli per le vostre carte, tanto sono semplicemente codificati con un numeretto, che sarà quello che voi avrete assegnato loro creando il file di testo di cui sopra. Certo, non saranno le belle scannerizzazioni ad alta risoluzione dei set già presenti, ma ci si può accontentare.
Oltretutto, se dovesse essere un set base, c’è caso che parecchie carte provengano da set vecchi, quindi basta scaricare le immagini per quei set e copia-incollare le immagini comuni al vostro set (io ho fatto così per le M10).

Questo procedimento non è molto utile per i Booster Draft e potrebbe essere più una perdita di tempo che altro, però lo stesso potrebbe essere interessante vedere la composizione di qualche booster ed allenarsi a scegliere la prima presa, che spesso è molto importante.

SE invece ci stessimo preparando per una espansione già uscita allora cambia tutto e negli ultimi giorni si può fare qualcosa di molto utile. Innanzitutto se ci stiamo preparando per un Sealed, non dovremmo fare niente a Lackey e lo potremmo simulare con tranquillità, se invece dovesse essere un Booster Draft allora ci sono alcune scelte:

  • Draftare on-line con i programmi che lo permettono.
  • Andare sul sito http://draft.bestiaire.org/ e draftare contro dei bot. Non so esattamente come funzioni, penso che alla base ci sia un algoritmo decisionale che sceglie in base alle draftate dei giocatori professionisti che utilizzano il sito, anche perchè la volta che ho provato con un draft del blocco alara ho iniziato a pickare carte esper e poi non ne ho viste più, di conseguenza o sono stato terribilmente sfortunato oppure uno o più bot stavano facendo scelte simili alle mie e non mi lasciavano passare le carte. Però di tutto questo non sono certo, quindi prendetelo con le molle. In ogni caso è uno strumento utilissimo per i draft già collaudati.
Come si presenta la pagina del draft sul sito draft.bestiaire.org

Come si presenta la pagina del draft sul sito draft.bestiaire.org

  • Andare in un negozio con 7 amici e draftare… è costoso ma non per questo meno fattibile.
  • Andare su siti che contengano resoconti di draftate; generalmente, se non dicono proprio tutto per filo e per segno comunque commentano i propri pick e spiegano cosa hanno lasciato dietro e perchè.

Ovviamente per tutti è sempre consigliata la frequentazione del negozio e dei vari forum on-line e dei canali su youtube dove parlano di magic.

Questo è tutto per quello che riguarda la preparazione; mi spiace se non ho parlato di altro in questo periodo, ma sono abbastanza concentrato su Magic, comunque ci risentiamo dopo il pre-release della nuova espansione.

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Il logo del nuovo set base

Il logo del nuovo set base

Da quando ho visto le notizie dell’uscita di questo nuovo set base di Magic, devo ammettere che ho provato una forte voglia di riprendere a giocare; in primis perchè questo set promette di essere molto nostalgico, essendo composto per il 50% da carte provenienti dai set vecchi, come l’Angelo di Serra, il Fulmine, la Palla di Fuoco, il Fulmine Globulare, i cavalieri ecc. ecc. ed a me questo piace parecchio, secondariamente perchè ho scoperto (non che mi fossi preoccupato troppo prima, comunque) che anche nella mia città è presente un negozio in cui si svolgono regolarmente tornei, anche Draft, che sono quelli che preferisco.

Di conseguenza ho iniziato ad interessarmi al nuovo set per partecipare al pre-release (un torneo in cui verranno usate le carte del nuovo set una settimana prima della data di lancio) ed al launch party della settimana successiva, occasioni nelle quali si terranno rispettivamente un torneo Sealed Deck ed un Booster Draft. Se voleste sapere cosa comportano questi due tornei, restate sintonizzati perchè li spiegherò più avanti.

Cogliendo l’occasione del pre-release, ho pensato quindi di fare questo post in cui spiego cosa fare per prepararsi ad un evento del genere. Dato che le istruzioni che seguiranno sono generiche, potrete usarle anche in caso di preparazioni per tornei di tipo Limited (ovvero quelli in cui le carte vengono fornite dagli organizzatori, tipo i Draft appunto) in cui non conoscete le carte o non le conoscete a fondo.
Se invece vi steste preparando per un torneo Constructed, la prima parte può tornare utile lo stesso, ma ancora più utili sono quei siti tipo www.magicfriends.net in cui vengono discusse strategie per i mazzi da portare a detti tornei nonchè resoconti di tornei e partite giocati con quei mazzi.

Ma torniamo a noi, con la preparazione ai tornei Limited:

Innanzitutto cercate in rete una spoiler list delle carte di quella espansione; per chi non dovesse sapere cosa fosse, si tratta semplicemente di una lista testuale in cui sono riportate tutte le carte facenti parte dell’espansione in questione corredate da tutti i dati utili, ovvero colore, costo di lancio, effetti e, nel caso di creature, la forza e la costituzione.
Nel caso, come me, che vi stiate preparando per un pre-release o per un launch party di una nuova espansione consiglio di attendere fino alla settimana prima l’evento prima di cercare la lista delle carte, a volte succede che le informazioni riportate prima non siano perfette e siano basate su voci di corridoio più che su fonti ufficiali.
Fino a quel momento concentratevi sulle indiscrezioni che trovate sul sito ufficiale di Magic dove compariranno un po’ per volta le carte nuove con relativa immagine.

Una volta che avrete in mano una lista sufficientemente affidabile munitevi di carta e penna (o di un computer) ed iniziate a fare una lista delle carte che ritenente buone e giocabili, tenendo presente che in un Booster Draft è poco probabile riuscire a fare combinazioni troppo complicate data la scarsità di carte a nostra disposizione per costruire il mazzo a cui si unisce la ridotta probabilità di trovare tutte le carte necessarie alle nostre combo; inoltre ricordo che il mazzo minimo (nonchè consigliato) in un torneo Draft o Sealed è di 40 carte (e non di 60), di conseguenza è meglio che il nostro mazzo sia il più veloce e leggero possibile, senza restare bloccato nell’attesa di una carta per far funzionare la combo a meno che detta combo non si componga di carte utilizzabili anche singolarmente.
Per fare un esempio concreto proprio tratto dalla nuova espansione (ricordo che si chiama Magic 2010, o m10 abbreviato) il Prodigal Pyromancer equipaggiato con la Gorgon Flail fa il disastro contro un mazzo da Draft che generalmente si basa almeno in parte sulle creature, vi mostro le immagini:

Prodigal Pyromancer di decima edizione

Prodigal Pyromancer di decima edizione

Gorgon Flail della nuova espansione, tratta dal visual spoiler del sito ufficiale

Gorgon Flail della nuova espansione, tratta dal visual spoiler del sito ufficiale

Per i non anglofili, il Pyromancer, tappandosi, fa un danno ad una creatura o ad un giocatore mentre la Flail, una volta equipaggiata da +1/+1 e conferisce l’abilità Tocco Letale la quale stabilisce che una creatura danneggiata da una fonte dotata di Tocco Letale venga distrutta.
Dicevo che queste due si combinano bene assieme ma funzionano anche separatamente, l’una aumentando di uno qualunque danno che tu possa fare senza costi aggiuntivi mentre l’altra ingrandendo una creatura e dandogli Tocco letale, che con le nuove regole diventa ancora più interessante perchè permette a quella creatura di distribuire, se bloccata da più di una creatura in combattimento, il danno come preferisce, bypassando l’altra nuova regola che impone di stabilire un ordine tra i bloccanti e di non poter assegnare danno alla  creatura successiva prima di aver assegnato danno letale (ovvero danno sufficiente ad ucciderla) alla precedente.

Le carte che necessitano di altre carte per funzionare bene non sono poi così perfette in un Booster Draft in quanto non c’è la certezza di avere successivamente le carte giuste per utilizzarla. Per fare un esempio della nuova espansione, l’Elvish Archdruid da’ un mana per ogni elfo in gioco se viene tappato; sceglierlo in un Booster Draft è abbastanza rischioso perchè se nelle prese successive non dovessero esserci elfi avremmo solo sprecato una presa e ci ritroveremmo con un semplice 2/2 che scende con 3 (di cui due colorati) e che da’ un mana verde (non disprezzabile lo stesso, ma meno utile che in un mazzo elfi). Il discorso cade ovviamente se in quella presa non ci dovessero essere carte migliori oppure se, nelle prese precedenti, avessimo già scelto diversi elfi.

Questo ultimo discorso, come ho scritto, vale per i Draft, nei quali, per creare il mazzo con cui si giocherà, si deve scegliere ad ogni presa una sola carta da tenere (le altre si passano), ma non vale per i Sealed Deck nei quali si tengono tutte le carte delle bustine che vengono fornite. In questo caso aggiungete pure alla vostra lista le carte che compongono le vostre combo.

Una volta finita la lista, scorretela nuovamente e dividete le carte segnate in molto utili o genericamente utili; nella prima categoria andranno tutte quelle carte che, se state scegliendo quei colori, andranno assolutamente prese OPPURE, nel caso di una presa particolarmente brutta (sempre in base ai colori che stiamo scegliendo) andranno scelte per impedire a qualcun’altro di averle (consiglio: lasciate perdere questa strategia se siete alle prime armi con i Draft, pensate al VOSTRO mazzo prima che a quello degli altri) mentre nella seconda categoria tutte le altre carte della vostra lista. Esempi della prima categoria possono essere (sempre per il caso di Magic 2010) il Fulmine Globulare e alcuni dei Planeswalker. A mio modo di vedere queste carte sono assolutamente da prendere e non far passare. Questo paragrafo ha una utilità limitata in un Sealed Deck, ma aiuta comunque a scegliere i colori da inserire nel mazzo finale.

Uno dei Planeswalker secondo me molto utile

Uno dei Planeswalker secondo me molto utile

Altro Planeswalker secondo me molto utile

Altro Planeswalker secondo me molto utile

Fulmine Globulare nella nuova veste grafica

Fulmine Globulare nella nuova veste grafica

Una volta che siete in possesso della vostra lista e siete soddisfatti da essa è il momento di cercare quello che si dice il Visual Spoiler, ovvero la lista delle carte dell’espansione non testuale ma con le immagini delle carte. Questo passo è cruciale in un Booster Draft perchè dovrete scegliere la carta da tenere in pochissimo tempo e non ne avrete abbastanza per leggere i testi e ragionare per cui dovrete abituarvi a distinguere le carte dalle immagini; è abbastanza inutile però imparare a memoria anche le carte inutili o scarsamente utili, quindi scorrete la lista concentrandovi sulle carte della vostra lista, sopratutto quelle molto utili di modo che possiate individuarle tra quelle che aprirete o che vi verranno passate in un paio di secondi, ma non tralasciate le altre carte, date loro una scorsa comunque così che, anche se magari non saprete a memoria il loro effetto o le caratteristiche, possiate comunque ricordarvi che erano carte da tenere in considerazione lo stesso..
Per i Sealed Deck è abbastanza importante che sappiate riconoscere quantomeno le carte ed il loro effetto generico (carta controllo, removal, token ecc. ecc.) perchè, anche se non sarete sotto pressione per scegliere la carta giusta, non avrete comunque materialmente il tempo per leggere tutte e 90 le carte che sbusterete (anche tenendo conto che nei set base una carta per busta dovrebbe essere una terra base) e ragionare sulle combinazioni; dovrete dividerle velocemente per colore, categoria ed utilità per ottimizzare la creazione del mazzo.

Non preoccupatevi se all’inizio le vostre liste non dovessero essere ben fatte, discutendo con i giocatori e partecipando ai tornei imparerete a fare liste più complete e più precise.

Supponendo di iniziare circa una settimana prima del torneo, questi passaggi non dovrebbero prendervi più di 4 giorni (consiglio di ripassare le immagini delle carte almeno per un paio di giorni), prossimamente vedremo cosa fare negli ultimi due giorni.

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E’ incredibile come a volte nella vita una persona sia costretta dagli avvenimenti a modificare, anche radicalmente, i propri piani; io poi sono una persona abbastanza pianificatrice e vedere i miei piani per il breve o lungo termine stravolgersi nell’arco di dieci minuti mi provoca abbastanza fastidio. Nonostante ciò, ultimamente sembra proprio che io incappi soltanto in intoppi dal preavviso minimo, dai colloqui di lavoro quasi improvvisi (non che sia un intoppo, ma mi tocca modificare i miei piani, anche se per un lavoro sono disposto a farlo molto volentieri) alle conferenze che mi interessano scoperte il giorno prima ecc. ecc.
Benchè questa sia una cosa ben meno importante, è accaduta una cosa che mi costringe a cambiare i miei piani futuri di aggiornamento di questo blog e che ho scoperto essere imminente… Sta per uscire un nuovo set base di Magic e per l’occasione è stato deciso di rivedere alcune delle regole che ormai stavano scritte nella pietra da tanto erano vecchie e collaudate.

Logo di Magic the Gathering

Logo di Magic the Gathering

Ora, io ovviamente prima di parlare di tecnicismi di Magic avevo in mente un bel post in cui spiegavo che cos’era Magic, come si giocava e tutti gli annessi e connessi, da far uscire dopo la fantomatica recensione approfondita di Dragonica, ma la portata dei cambiamenti che stanno per essere applicati e la tempistica entro cui verranno applicati. mi ha fatto rivedere in toto la scaletta…

Il logo del nuovo set base

Il logo del nuovo set base

L’11 di luglio 2009 (capirete quindi la fretta di scrivere questo post) uscirà una nuova espansione per il set base chiamata Magic 2010 e con essa verrà rilasciata una modifica ad alcune delle regole di questo magnifico gioco, alcune di queste modifiche semplificano effettivamente delle regole esistenti, altre stravolgono il modo di giocare che un giocatore incallito come me che ha iniziato nel lontano 1992 (anche se ho smesso diverse volte per vari motivi) e che conosce bene come andare in bicicletta. Purtroppo, nonostante abbiano la pretesa di semplificare il gioco, alcune di queste non sono assolutamente positive per la strategia di gioco. Sono proprio queste che mi accingo a commentare nell’ordine in cui sono presentate in questo articolo ufficiale.

ELIMINAZIONE DELL’ECCESSO DI MANA:

Grazie a questa modifica viene eliminato quello che si definisce “Mana Burn”, ovvero il danno che un giocatore prendeva se attingeva più mana di quello che utilizzava per il lancio delle sue magie. Se ci pensate bene questa non è poi una cosa così grave, non erano moltissime le occasioni in cui uno prendeva del danno da mana burn, tuttavia questa modifica ha risvolti inaspettati su diverse carte e purtroppo sono quasi tutti di rendere inutili i lati negativi di una carta. Pensateci bene:

  • Avete una Accademia di Tolaria (un mana blu per ogni artefatto in gioco) e tre o più artefatti in gioco e volete lanciare una magia che costa uno o due mana? Prima vi sareste presi dei danni (e quindi avreste giocato la carta solo se strettamente necessario), adesso potete lanciare tranquillamente quello che volete, tanto il mana sparirà.
  • Il Risucchia Potere (neutralizza una magia dandovi, nel vostro prossimo turno, tanto mana incolore quanto il costo convertito di quella magia) diventa molto più bello di una Contromagia a parità di costo, perchè probabilmente vi permetterà di giocare alcune carte in più al vostro prossimo turno senza temere di prendere del danno nel caso non possiate (ricordate che il mana risucchiato è incolore e quindi non può essere usato in tutti i casi).
  • Ancora meglio diventa il Risucchia Mana (l’avversario bersaglio attinge tutto il suo mana disponibile e tale pool viene trasferito a voi), con questa modifica vi permette di lasciare l’avversario senza mana per rispondere alle vostre magie o ai vostri attacchi e di ignorare il fatto che voi vi ritrovate il pool pieno di mana che magari non è neppure dei colori del vostro mazzo.
  • Per non parlare dell’Eruzione di mana (quando un giocatore tappa una terra per attingere mana, questa gli fornisce un mana in più del tipo appropriato), che adesso potrà essere giocata senza paura delle conseguenze. Può sembrare una sciocchezza, ma se non si riesce a spendere mana in numero pari si rischiava di prendere ogni turno un danno in questo modo.

Accademia di Tolaria

Accademia di Tolaria

Risucchia Potere

Risucchia Potere

Risucchia Mana

Risucchia Mana

Eruzione di Mana

Eruzione di Mana

Sono d’accordo che non è così frequente e che nei tornei standard (Tipo II) sia praticamente ininfluente, tuttavia vorrei farvi notare una carta che, stando agli spoiler della nuova espansione che si trovano in rete, dovrebbe far parte del set Magic 2010:

Elvish Archdruid – Other Elf creatures you control get +1/+1. {T}: Add {G} to your mana pool for each Elf you control.

Tradotto in italiano significa che tappando questa creatura (che pure è un 2/2 di costo 1GG) si avrà un mana verde per ogni elfo, lui compreso, che si ha in gioco sotto il proprio controllo. Beh, se lo spoiler è corretto (e lo ritrovo in tre siti differenti), capirete da soli come questa modifica alle regole elimini l’unico punto debole di questa carta, ovvero che ad un certo punto del gioco si possano avere in gioco abbastanza elfi da avere problemi ad utilizzare l’abilità per via del troppo mana che viene attinto.
Prima dell’11 luglio tutto il mana che veniva attinto in più sarebbe stato convertito in danno per il giocatore, dall’11 in poi quello stesso giocatore se ne infischierà bellamente.

IL DANNO DA COMBATTIMENTO NON UTILIZZA LA PILA e RIORGANIZZAZIONE DELLE FASI DI ATTACCO:

E qua ho udito distintamente il mondo di magic esplodere fragorosamente… Praticamente dall’11 luglio il danno derivante dal combattimento verrà effettuato contemporaneamente all’assegnazione e non sarà più possibile lanciare interruzioni tra i due momenti. Questo renderà impossibile, per esempio, il giochetto sporco con il Morphling o con il Mogg Fanatico; per chi non li conoscesse metto un’immagine della carta e spiego il trucco.

Multiforma

Multiforma

Mogg Fanatico

Mogg Fanatico

  • Per il Morphling era sufficiente avere 6 mana liberi e si procedeva così: si pagava 2 mana per dargli +2/-2 e farlo diventare un 5/1, poi si passava all’assegnazione del danno (e quindi il Morphling assegnava 5 danni alla creatura attaccante/bloccante), poi, prima della fase della risoluzione del danno, si usavano altri 4 mana per dargli -4/+4 e farlo diventare un 1/5. La risoluzione quindi avveniva facendo 5 danni al suo bersaglio ed il Morphling poteva reggere altrettanti danni perchè erà già diventato un 1/5.
  • Il Mogg fanatico invece sarebbe stato sacrificato TRA la fase di assegnazione e quella di risoluzione per poter fare il danno al bersaglio a scelta E un danno alla creatura attaccante/bloccante in quanto il punto di danno era già stato assegnato ma non ancora risolto.

Da dopo l’11 questo non si potrà più fare; la fase di assegnazione e quella di risoluzione del danno sono diventate una sola e per giunta il danno non va in pila e non può essere interrotto. L’ultima fase in cui si può lanciare una magia è la fase di dichiarazione dei bloccanti, quindi il Morphling può essere “pompato” una sola volta ed il Mogg può essere sacrificato solo PRIMA della fase di assegnazione, di questo modo, se il Mogg viene sacrificato viene anche eliminato dall’attacco perchè durante la fase di assegnazione la creatura già non c’è più e non può quindi infliggere danno.

Come se questo non bastasse hanno anche rivisto le regole della parata con più creature. Adesso, quando il difensore dichiara di voler parare con più di una creatura, l’attaccante decide un ordine in cui distribuire i danni e non può assegnare alcun danno alla creatura successiva nell’ordine se prima non ha assegnato danno letale a quella precedente (ovvero abbastanza danno da ucciderla). Questo però va aggiunto al fatto di prima e rende la cosa tragica.
Facciamo un esempio, io attacco con un 4/4 e voi parate con un 2/2 e due 1/1, supponiamo che io metta il 2/2 come primo della lista; normalmente avrei assegnato due danni al 2/2 ed uno a testa ai rimanenti 1/1 uccidendo tutti (moriva anche la mia creatura ma il suo lavoro lo aveva fatto) e voi potevate eventualmente salvare qualcuna delle vostre creature con le carte più disparate,  in questo esempio diciamo con una carta che dava +1/+1.
Dopo l’11 sarà possibile per voi salvarla SOLO se io lo metto in terza posizione perchè vi basterà dare il +1/+1 ad una delle altre due perchè io non possa più assegnare (e quindi fare) danni all’ultima creatura, ma nel caso che io scelga la creatura che voi volete salvare come prima o seconda non avrete chances perchè anche aumentando la difesa di 1 verrà uccisa lo stesso e se non volete vedere tutte le vostre creature morire DOVRETE giocare quel +1/+1 per salvare l’ultima. Di conseguenza non solo non avete potuto salvare la creatura che volevate (e che prima avreste salvato all’85/90%) ma avete anche dovuto sprecare una carta su di una creatura che intendevate sacrificare; per carità, non siete obbligati a fare quest’ultimo passo, ma se non volete proprio vedere tutti morire lo dovete fare.
Questo è un esempio stupido (ma non poi troppo…) ma sono sicuro che di esempi migliori ce ne siano a iosa.

Che dire ancora? Niente, secondo me le nuove regole parlano da sole…

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In questi giorni mi sarebbe piaciuto continuare con la recensione dettagliata di Dragonica o quantomeno fare la pagina con la terminologia da RPG, ma impegni personali hanno preso il sopravvento e non ho avuto tempo di prendere le immagini, tantomeno di giocare al PC; di conseguenza, visto che vorrei mantenere, per quanto possibile, un buon ritmo di aggiornamenti di questo blog, mi tocca interrompere e postare qualcos’altro.

Così ho pensato di inaugurare una nuova sezione e di fare questa breve recensione di un manga che sta uscendo in questi mesi che, per me, è stata una vera e propria sorpresa: Astral Project di Marginal, meglio conosciuto come Garon Tsuchiya (autore del manga: Old Boy), e Syuji Takeya.

Copertina prima volume

Copertina del primo volume

Devo ammettere che, quando vidi il primo volume in fumetteria non ne fui troppo attratto in quanto non mi piaceva molto il tratto del mangaka; so che probabilmente non vuol dire molto, però in questo periodo di crisi tendo a limitare i miei acquisti ed a stare su “territori” più sicuri mentre su questo manga non sapevo niente, nemmeno sugli autori in quel momento e visto che usciva per la casa editrice J-Pop (che significa manga non propriamente economici) ed i disegni non mi entusiasmavano decisi di non prenderlo (o riservarmi di farlo in un’occasione futura), poi capitai per caso su di una recensione di Astral Project dove veniva sintetizzata, a grandi linee, la trama e decisi di provare, anche perchè scoprii che era un manga breve di soli 4 numeri.

La trama è pressappoco questa: Masahiko è un giovane ragazzo che vive da solo a Tokyo a causa di dissapori con la famiglia e si guadagna da vivere facendo lavori che lo portano in contatto con la vita notturna della capitale; un giorno sua sorella viene a mancare e Masahiko, dopo aver assistito al funerale, va a casa della sorella per prendere qualcosa che possa costituire un ricordo della ragazza. E’ così che trova per caso un CD musicale, ancora caricato nello stereo di lei, senza etichette o qualsivoglia denominazione; Masahiko lo prende, torna a Tokyo e lo ascolta scoprendo che si tratta di un CD di musica Jazz.
Mentre lo ascolta succede qualcosa di veramente sconvolgente: ha una esperienza extra-corporea e si ritrova proiettato fuori dal proprio corpo.

Copertina del secondo volume

Copertina del secondo volume

Questo è appena l’inizio della profonda trama di questo manga; dico profonda non nel senso di complicata, nonostante la carne che viene messa al fuoco nei due numeri che sono già usciti sia parecchia, ma nel senso di una trama intelligente, ragionata e coinvolgente, non superficiale da sembrare semplicemente un pretesto per scriverci una storia sopra. Inoltre, proseguendo con la lettura, la trama del fumetto in questione, oltre alla metafisica, si tinge anche di giallo/thriller psicologico con sorprese che si susseguono ad un ritmo veloce, ma non troppo di modo da permettere al lettore di “digerire” le novità mano a mano che si presentano.
Il protagonista inoltre è diverso dai soliti, è quello che viene definito un anti-eroe che si ritrova immerso in una situazione di cui non si interesserebbe minimamente se non ne avesse un motivo personale per continuare la sua “esplorazione”; l’unica pecca sta proprio nella sua psicologia, che io ho trovato sorprendentemente poco sviluppata con un atteggiamento apatico rispetto ai suoi avenimenti, capace di accettare tutto quello che gli succede con sorpresa, sì, ma in modo decisamente troppo tranquillo per quello che viene a scoprire nella prosecuzione della trama.

Se vogliamo quello è, secondo me, l’unico punto debole di questo manga se si eccettua il mio personale giudizio (quindi soggettivo) sul disegno, per il resto è probabilmente uno tra i manga migliori in uscita attualmente anche se, per le tematiche trattate (il protagonista fa l’autista di squillo di lusso, quindi si parla anche di sesso, droga e quant’altro) non è propriamente adatto a tutti, infatti sui volumi c’è scritto esplicitamente che è rivolto ad un pubblico maturo.

In conclusione, se non si fosse capito, nella speranza che 4 numeri siano sufficienti per sviluppare in modo esauriente la trama (cosa di cui finora personalmente non mi posso lamentare), consiglio caldamente a tutti la visione di questo manga per i motivi sopra esposti.

Una piccola nota simpatica prima di passare ai dati squisitamente tecnici: se si effettua una ricerca in internet su “Astral Project” si scopre, tra gli altri risultati, che esiste un gruppo musicale omonimo che suona per l’appunto musica Jazz; coincidenza?

Per finire i dati tecnici del manga:

Titolo italiano: Astral Project
Titolo originale: Astral Project: Tsuki no Hikari
Autori: Marginal, Takeya Syuji

Genere: Thriller Psicologico, Drammatico, Metafisica, Mistero.

Volumetti: 4 (concluso in Giappone)
Anno di pubblicazione: 2005 (Giappone), 2009 (italia)

Casa editrice giapponese: Enterbrain
Casa editrice italiana: Jpop

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Inauguro questa sezione con una presentazione del tutto inaspettata, come il titolo suggerisce.
Dovete sapere che, come ho detto nel mio primo post, sono un appassionato di videogiochi di lunga data, in particolare del genere RPG, ovvero di Giochi di Ruolo (Role-Playing Games); volevo quindi iniziare su questo blog una lunga disamina su tutti gli aspetti proprio di un videogioco di questo genere e la ricerca del “RPG perfetto”, ma questo videogiochino mi ha fatto cambiare tutti i piani per cui anticiperò alcuni degli argomenti futuri, che comunque in quella sede verranno ampliati ed approfonditi.

NOTA: in questo post, ed in quelli futuri sull’argomento, potrebbero comparire molti termini “tecnici” (relativi al mondo dei videogiochi, degli RPG e dei MMORPG). Sto preparando una pagina-dizionario per spiegare ai neofiti e non il significato di queste parole; quando sarà pronta potrete cliccare sulle parole che linkerò e verrete trasportati alla definizione.

Piccolo antefatto: stavo tranquillamente navigando sui miei siti preferiti quando noto un banner che pubblicizza un ennesimo MMORPG gratis.

Per chi non conoscesse questo mondo faccio una breve descrizione: fin da quando c’è stato il boom dei giochi on-line (con l’inossidabile World of Warcraft, detto WoW) le software house minori hanno fiutato l’affare e si sono messi a produrre dei videogiochi on-line meno profondi in termini di meccaniche di gioco e meno curati nella grafica e nei contenuti dei loro concorrenti commerciali ma con un grande vantaggio rispetto a questi ultimi, sono gratis. Per giocare ai loro concorrenti commerciali infatti è indispensabile comprare il gioco stesso (la parte detta client) in un negozio (o direttamente online) e poi sottoscrivere un abbonamento mensile con carta di credito oppure acquistando delle card speciali contenenti un codice che darà un TOT di tempo (generalmente un mese o due) per giocare; in questi “MMORPG minori” invece è tutto gratuito, il client si può scaricare e basta registrarsi sul sito per poter iniziare a giocare non appena installato il gioco e patchato (aggiornato, per i non avvezzi alla terminologia informatica) all’ultima versione.
Una precisazione: quando un MMORPG commerciale è già sulla piazza da qualche anno il client generalmente viene reso pubblico e disponibile da scaricare gratuitamente (almeno quelli delle espansioni precedenti, vedi WoW), ma l’abbonamento mensile è ancora richiesto, anche se magari il prezzo subisce dei ribassi (comunque minimi).
Probabilmente ora vi chiederete dove stia il guadagno di queste software house, ebbene, in tutti questi mmorpg gratuiti esiste una cosa chiamata “cash-shop”, ovvero un negozio interno al gioco dove un giocatore può comprare diversi oggetti di utilità variabile (si va dalle pozioni che aumentano i punti esperienza raccimolati uccidendo i mob ai set di vestiti puramente scenici); questo negozio utilizza una valuta diversa da quella che il vostro omino raccoglierà dai nemici uccisi, valuta che si potrà ottenere solamente “caricando” il proprio account pagando con una carta di credito.
Non è assolutamente indispensabile comprare niente per godere appieno del gioco (non sempre, in alcuni giochi esistono aree a cui si può accedere solo con biglietti comprati nel cash shop) in quanto gli oggetti che vengono venduti, vestiti scenici a parte, sono facilitazioni che permettono di ottenere determinati risultati mediamente prima dei non paganti, ma con un po’ di pazienza si arriva lo stesso allo stesso punto. Nonostante ciò, la quantità di oggetti che vengono comprati dal cash-shop è a volte impressionante, ad esempio in Maplestory, di cui parlerò più tardi.

Ma torniamo a noi, questo banner pubblicitario prometteva un “3D action side-scrolling MMORPG” e la cosa mi ha veramente incuriosito perchè mi chiedevo come fosse possibile un MMORPG del genere. Per chi non lo sapesse i videogiochi side-scrolling sono quei in cui si controlla un omino il quale può muoversi solo da sinistra a destra ed il mondo scorre sotto i suoi piedi o quando raggiunge il bordo dello schermo o continuamente per far restare il proprio personaggio al centro dello schermo. Un esempio tipico di questi giochi è il caro buon vecchio Double Dragon (nell’immagine “Super Double Dragon”) in cui si controllava un personaggio che doveva far fuori a pugni e calci tutti i nemici che vedeva sullo schermo prima di poter procedere al quadro successivo muovendosi verso la parte destra dello schermo.

Super Double Dragon (c) Tradewest

Super Double Dragon (c) Tradewest

Ebbene, spinto dalla curiosità ho cliccato sul banner e sono entrato sul sito di Dragonica,  questo è il nome del gioco, pubblicato in europa da gPotato Europe, mi sono registrato ed ho scaricato il client (circo 900Mb).

Dovete sapere che prima di Dragonica, già la Wizet, ora Nexon, aveva tentato la strada del side-scroller con Maplestory, ma si era basata più che altro su caratteristiche plattform e poi era 2D; come potete vedere nell’immagine le mappe si sviluppano spesso in altezza piuttosto che in larghezza e per accedere alle mappe successive (o precedenti) bisogna entrare in portali che si trovano generalmente ai lati della mappa.
Il gioco ebbe, ed ha tuttora, un grande successo con molti giocatori da ogni parte del mondo tuttavia alcuni aspetti negativi, tra cui una grandissima presenza di hacker che rovinano il gioco per tutti, hanno fatto perdere molti giocatori nel corso del tempo, me compreso.

Dall’immagine si può vedere anche come il cash shop sia molto usato nonostante la spartanità del gioco in se, infatti in questa singola immagine si possono notare ben tre personaggi con vestiti scenici comprati con soldi veri, ovvero il tizio con la visiera verde ed il sole con le nuovle a mo di aureola, il tizio con i capelli afro color arcobaleno, gli occhiali scuri, la stessa aureola e il nome sotto di lui con un effetto speciale (quattro oggetti in un solo personaggio) e quello con la tuba con la bandiera americana (incredibile o no, lo snowboard che tiene in mano il primo tizio NON è un oggetto da cash shop).

Screenshot Maplestory (c) Nexon

Screenshot Maplestory (c) Nexon

NOTA: se voleste giocare a Maplestory adesso non potrete scaricare la versione americana del gioco perchè c’è un blocco degli IP europei nel gioco, dovrete per forza scaricare e giocare a Maplestory Europe che purtroppo è molto indietro per quello che riguarda i contenuti rispetto alle versioni degli altri paesi.

Nonostante l’esperienza con Maplestory, non mi sono fatto scoraggiare e l’ho provato ugualmente ed i risultati sono stati sorprendenti; contrariamente a quello che mi aspettavo, Dragonica NON è un semplice side-scroller come poteva esserlo Double Dragon, ma alcuni accorgimenti hanno aggiunto la terza dimensione al gioco:

innanzitutto, come già visto in altri giochi, la strada su cui si sposta il vostro omino non è bidimensionale, ma ci si può anche spostare in profondità ed i mob spawneranno in posizioni situate a tutti i livelli di profondità, inoltre l’aggiunta della terza dimensione, ha permesso di creare dislivelli altrimenti impossibili; nelle mappe di dragonica infatti non c’è una sola strada sulla quale camminare e trovare nemici, ma ce ne sono svariate (fa eccezione la prima mappa, che però serve principalmente da tutorial per imparare a muoversi nel gioco), alcune anche sopraelevate rispetto alle altre. Per spostarsi da un “livello” all’altro ci sono svariati modi:

  • Ci si può lasciare cadere da un livello superiore ad uno inferiore.
  • Si può saltare su elementi scenici e/o aggrappare a scalette.
Le frecce indicano due delle strade della mappa

Le frecce indicano due delle strade della mappa

Salto su di un elemento scenico e scaletta

Salto su di un elemento scenico e scaletta

  • Si può saltare su apposite piattaforme che, più o meno come per le molle in Sonic, faranno saltare il personaggio in una direzione specifica per farlo atterrare sulle altre strade.
Piattaforma di salto, andandoci sopra si va da qua...

Piattaforma di salto, andandoci sopra si va da qua...

... a qua

... a qua

Le città sono rappresentate da una o più strade con gli NPC situati ai bordi di questa/e oppure in apposite piazzole lungo la suddetta strada; questi NPC provvederanno a darvi tutte le informazioni sul gioco, vi affideranno le quest, vi permetteranno di acquistare o migliorare gli oggetti in vostro possesso.

Devo ammettere di essere rimasto molto sorpreso da questo giochino tanto che nei giorni scorsi gli ho dedicato parecchio tempo; se si passa sopra alla grafica super-deformed “carina e puccettosa” usata principalmente per attirare i più giovani i quali, non possedendo una carta di credito generalmente non giocano agli MMORPG commerciali a pagamento (ma che solitamente fanno usare la loro ai genitori per comprare un sacco di cose all’item-shop), si scopre che il sistema di gioco è piuttosto ben congegnato, la progressione del personaggio appare adeguata finora senza essere troppo veloce nè troppo lenta (sono circa al livello 20) e che le quest sono abbastanza ben strutturate:

  • Non ci sono troppe quest “FedEx” (porta questo a tipo A, il quale ti fa tornare da B o andare da C ecc. ecc.).
  • Ci sono le quest ripetibili che permettono anche a chi non sa come avanzare di guadagnare punti esperienza ed oggetti di varia utilità (specialmente pozioni) senza dover “grindare” uccidendo mob a caso fino alla noia con nessuno o scarsi drop utili.
  • In ogni zona ci sono 5 missioni (che fanno parte della lunghissima catena di quest della trama principale) da fare necessariamente in gruppo; la novità tuttavia è che sono estremamente utili da fare ed il numero ridotto di personaggi con cui è possibile fare gruppo (appena quattro) fa si che si trovi praticamente sempre qualcuno interessato e non si rischia di restare fermi aspettando di trovare le persone per poter iniziare.

Il drop inoltre è quasi inesistente in gioco, tuttavia tra le quest e le missioni speciali ci si ritrova sempre ad avere oggetti di tutti i tipi e questo è molto positivo dal mio punto di vista.

In sostanza, questo gioco è stato una sorpresa del tutto inaspettata e, secondo me, merita di essere giocato, molto di più dei suoi concorrenti (almeno quelli che ho provato finora); se ancora non vi dovessi aver convinto, aspettate il prossimo post, dove troverete una recensione completa corredata di immagini su ogni aspetto di questo divertente passatempo.
Alla prossima.

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Siccome quando dico in giro che i cactus e le piante grasse fioriscono quasi tutti, la reazione solita è la domanda “Ma davvero? Non lo sapevo” Oggi ho deciso di regalarvi un po’ di fioriture delle mie piante grasse. Nonostante queste siano state tutte comprate in boccio, mi hanno dato comunque moltissime soddisfazioni, omaggiandomi con fiori molto belli ed in numero cospicuo; peccato che i fiori di cactus durino poco, alcuni solo un giorno.
A tal proposito vorrei fare una piccola nota: durante la mia visita alla manifestazione “Tre Giorni per il Giardino” svoltasi il mese scorso a Masino (To), ho notato molte persone comprare piante grasse in fiore; non è sbagliato, badate bene, ma tra lo stress del viaggio e lo stare chiusi in sacchetti/bagagliai, si rischia di non fare nemmeno in tempo a godersi il fiore che già inizia a sfiorire; il buio infatti fa richiudere un po’ i petali per quel giorno (tranne che per le specie a fioritura notturna, nel qual caso è il sole a farli richiudere) ed il giorno dopo potrebbe già essere troppo tardi per ammirare il fiore in pieno sboccio. Per questo preferisco sempre comprare le piante con i boccioli, per poter godere in pieno di tutte le fasi dell’apertura del/i fiore/i.

Inizierei con il re incontrastato di bellezza floreale delle piante grasse (secondo me), l’Echinopsis (nelle foto a seguire: Echinopsis Eyriesii). Questo cactus, dalla forma abbastanza inconfondibile inizia facendo crescere dalle areole (i punti dove crescono le spine) delle strane protuberanza nere pelose (a volte anche con peli grigio/bianchi o “sale e pepe”) che a prima vista possono sembrare qualcosa di brutto, ma non vi dovete preoccupare, sono soltanto i “prototipi” dei boccioli; quegli strani “bubboni”, infatti, in poco tempo si allungheranno molto (anche più del cactus stesso, se dovesse essere piccolo come il mio) ed inizieranno ad ingrossarsi in punta, fino ad assumere un aspetto simile a questo:

CLICCANDO SULLE IMMAGINI SOTTOSTANTI LE POTRETE VEDERE INGRANDITE.

Il Bocciolo di un Echinopsis Eyriesii

Il bocciolo di un Echinopsis Eyriesii

Nota: la punta di questo bocciolo è rossa perchè rossi sono i fiori, questi però potrebbero anche essere rosa, bianchi (come quelli dell’immagine nel mio banner) o bianchi screziati di rosa se si tratta di una impollinazione incrociata.

Quando saranno grandi come nella foto, preparatevi perchè durante quella notte (al massimo quella successiva) si apriranno, ma non dovrete temere, questi fiori durano per tutto il giorno dopo la schiusa ed, a volte, anche quello successivo, quindi potrete ammirare queste meraviglie con tranquillità. Ed ecco il risultato:

Primo Fiore dellEchinopsis Eyriesii

primo fiore dell'Echinopsis Eyriesii

Primo Fiore dellEchinopsis Eyriesii

Dettaglio del primo fiore dell'Echinopsis Eyriesii

Dei meravigliosi calici grandi come un mio pugno dai petali cerosi rosa/rossi.

Ora, siccome i cactus sanno essere molto prolifici per quello che riguarda i fiori (se si trovano bene nel terriccio che hanno e se non è la loro prima fioritura), è probabile che dopo il primo o assieme ad esso ne producano anche altri; questa infatti è una foto del mio echinopsis alcuni giorni dopo il primo fiore visto nella foto precedente:

Quattro fiori aperti

Quattro fiori aperti

E ancora sta producendo boccioli!!! Pensate che il massimo che ho visto è stato un esemplare di una certa età che aveva ben 12 fiori aperti contemporaneamente (e chissà se ne aveva fatti altri prima o dopo).

SE, e sottolineo il se, durante questo boom floreale il vostro esemplare dovesse sembrare ritirarsi un po’ su se stesso, dategli un po’ d’acqua ma attenzione a non esagerare, i cactus sono sensibili ai ristagni e la fioritura è un periodo delicato che richiede sforzi alla pianta la quale non esita ad utilizzare la sua scorta d’acqua.

Ah, oltre ad essere belli e grandi, i fiori di echinopsis sono anche leggermente profumati.

La seconda fioritura che volevo mostrarvi è quella del secondo classificato in termini di bellezza (sempre secondo me), la Rebutia; per la precisione la mia è una Sulcorebutia Torotorensis, ma i fiori sono molto simili.
I fiori di rebutia si differenziano da quelli di altri tipi di cactus per il loro aspetto; sono infatti molto più colorati, con toni talmente accesi da sembrare a volte finti, come se fossero di plastica.
I boccioli inoltre, in alcune specie, non nascono nella parte alta del fusto, ma da sotto; alcuni addirittura praticamente sottoterra per poi allungarsi fuori ed aprirsi.
L’esemplare che vi mostro non ha fatto tanti boccioli (solo tre), ed i fiori sono piccoli, ma secondo me sono molto belli lo stesso; oltre che rossi, i fiori di rebutia possono essere anche rosa, arancioni, gialli e di tutte le sfumature intermedie.

Boccioli di Sulcorebutia Torotorensis

Boccioli di Sulcorebutia Torotorensis

Primo fiore della Sulcorebutia

Primo fiore della Sulcorebutia

Secondo fiore della Sulcorebutia

Secondo fiore della Sulcorebutia

Restate sintonizzati per altre fioriture in uno dei miei prossimi post.

Per vedere un album delle mie piante grasse (quasi tutte e catalogate per nome) seguite questo link: http://s594.photobucket.com/albums/tt24/Thisismich/Piante Grasse/

Navigando tra gli album potrete vedere queste ed altre foto di fiori di cactus.
Alla prossima.

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E’ da quando utilizzo Windows Vista che continuo a farmi questa domanda: Ma perchè hanno impostato il pulsante di spegnimento del menù avvio su “Sospendi” invece che su “Spegni”? Posso capire che nei portatili possa tornare utile per risparmiare batteria nei momenti morti e non si voglia perdere troppo tempo attendendo sempre il reboot, ma in ufficio è più conveniente bloccare lo schermo ed a casa è palesemente inutile; quindi non capisco proprio perchè questa sia diventata la scelta di default di questo sistema operativo. E dire che le prime versioni di Vista, se ben ricordo, avevano il pulsante impostato automaticamente su “Spegni”.
Mah, mistero, se qualcuno dovesse avere spiegazioni su ciò, commenti pure così imparo qualcosa di nuovo anch’io.

In ogni caso, se lo si lascia così, vuoi per abitudine, vuoi per distrazione, vuoi perchè per lavoro o hobby ti capita di usare durante la giornata anche  altre versioni di Windows che, a seguito del click sul pulsante corrispondente, ti presentavano una finestra di scelta della modalità di spegnimento, ecc. ecc. fatto sta che spesso e volentieri lo si sospende invece di spegnerlo e questo può essere un problema per chi, come me, ha il PC collegato ad una presa di corrente con l’interruttore di spegnimento. Se uno non fa attenzione e non si accorge che è ancora acceso (particolarmente nel caso di PC silenziosi), rischia di togliere la corrente di colpo, con conseguenze a volte spiacevoli; per carità, spesso non succede niente, ma non è comunque il modo giusto di spegnere il PC.

Il problema è presto risolto, direte voi, si potrà cambiare questa impostazione no? Beh, la risposta fortunatamente è “SI'”, il problema sta però nel TROVARE il punto in cui questa impostazione possa essere modificata. La prima cosa che uno pensa è che sia tra le impostazioni del menù avvio, visto che il pulsante si trova proprio li, ed invece niente… allora uno va a cercare nel Pannello di Controllo e non trova niente ed a quel punto possono accadere due cose:

  • Lo trova per caso e cambia l’impostazione.
  • Non lo trova, tira due moccoli e si rassegna.

La terza opzione è andare su internet e cercare ed io sono qua proprio per fornirvi la soluzione; per cambiare questa infida impostazione dovrete:

  • Andare nel Pannello di Controllo.
  • Cliccare su Opzioni Risparmio di Energia (Power Options).
  • Scegliere uno dei piani di risparmio energia e cliccare sul link che sta sotto al piano scelto.
  • Cliccare su “Cambia impostazioni avanzate risparmio di energia” (Change Advanced Power Settings).
  • Nella finestra che si aprirà, espandere “Pulsanti di alimentazione e coperchio” (Power Buttons and Lid) cliccando sul simbolino “+” di fianco alla scritta (o facendo doppio click sulla scritta).
  • Espandere nello stesso modo “Pulsante di alimentazione menu start” (Start Menu Power Button).
  • Cliccate sull’impostazione corrente e questa verrà contornata da un menù a tendina; cliccateci sopra ed impostate su Spegni (Shut Down).

Cliccate infine su “Applica” ed ecco fatto, il pulsante di spegnimento del menù avvio sarà diventato rosso (prima era giallo) e d’ora in avanti quando lo cliccherete spegnerà il computer.

Prima

Prima


Dopo

Dopo

Facile no? User Friendly no? E’ un vero peccato che con Vista abbiano fatto questa ristrutturazione delle opzioni; per carità, messe in quei punti potrebbero anche avere più senso da un punto di vista di divisione delle opzioni per funzione, ma così ne risente la facilità d’uso facendo sì che il neofita o comunque chi non abbia molta dimestichezza con i computer si trovi in difficoltà.
Come in questo caso: trovare questa impostazione non era semplice ed è praticamente impossibile arrivarci a caso. Io stesso ci sono arrivato solo perchè volevo cambiare le impostazioni di spegnimento dei dischi durante i periodi di inattività in quanto dopo aver cercato un po’ l’opzione di spegnimento avevo rinunciato credendo che non si potesse e stavo aspettando un programma di Tweaking che mi permettesse di farlo lo stesso (piccola parentesi: i tool che ho provato finora non hanno questa possibilità; c’è da dire che non ne ho provati tanti alla fine). Poi ci sono capitato per caso mentre cambiavo altre impostazioni.

NOTA: Nella versione Home di Windows Vista, la procedura potrebbe essere leggermente diversa (al momento ho solo un PC tra le mani che monti Vista e questo utilizza la versione Business); quando avrò tra le mani un computer che utilizzino detta versione aggiornerò questo post, se sarà il caso. Se, nel frattempo, qualcuno dovesse aver letto questo post e visto che la procedura è la stessa, per favore, commenti questo post dicendomelo.

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Nihal della Terra del Vento

Nihal della Terra del Vento

Inauguriamo questa sezione con una giovane autrice italiana.

Devo essere franco con voi, per quello che riguarda il genere “fiction” non sono mai stato un gran appassionato di autori italiani, durante gli anni ne ho provati diversi ma non sono mai stato conquistato gran chè dal loro stile e non sono molto propenso a leggere qualcosa che tenti, forzatamente o meno, di inculcarmi un messaggio; sarò anche superficiale, ma per me la lettura è un momento di relax, in cui desidero solo staccare la spina sul mondo ed immergermi in un’altra realtà e non mi va di stare troppo a pensare su quello che mi vuole dire lo/la scrittore/scrittrice.

Capita però che ogni tanto qualche autore italiano provi a farsi strada nel grande calderone della fiction, il quale comprende molti generi, dal fantasy e dalla fantascienza, al thriller, al giallo, al romanzo storico passando per tutti i sottogeneri che mescolano due o più generi diversi (tipo i gialli medievali, i medical o legal thriller ecc. ecc.). Sto parlando di autori come Massimo Mongai (fantascienza e noir), Valerio Massimo Manfredi (romanzo storico), Valerio Evangelisti (un misto tra fantascienza, fantasy e romanzo storico, anche se è difficile trovare una giusta classificazione), tutti e tre già noti ed autori consolidati e l’autrice della trilogia in questione, ovvero Licia Troisi.

Giusto a titolo di presentazione, riporto un estratto della sua biografia tratto dalla pagina di Wikipedia a lei dedicata: (http://it.wikipedia.org/wiki/Licia_Troisi)

Nata a Roma il 25 novembre 1980, dopo aver frequentato il liceo classico, si è laureata in fisica il 17 dicembre 2004 con specializzazione in astrofisica […]

Lasciati gli studi, conosce meglio l’ambientazione fantasy e si dedica ai fumetti manga; è in tal modo che a 21 anni scrive il ciclo delle Cronache del Mondo Emerso che arriverà nelle librerie di tutt’Italia nel’aprile 2004.

La Missione di Sennar
La Missione di Sennar

Senza rivelare troppo della trama, a favore di chi volesse leggere questa trilogia fantasy ed ancora non l’avesse fatto, in questi libri si parla di una giovane ragazza, Nihal, una mezzelfa cresciuta da un essere umano, di professione fabbro che la introduce alla forgiatura delle armi. Questo la porterà ad avere atteggiamenti da maschiaccio, ad imparare ad usare le spade ed a voler fare a tutti i costi “carriera militare”.

Questo è l’inizio de “Le Cronache del Mondo Emerso”; ovviamente ho cercato di evitare gli spoiler per non rovinare la lettura a nessuno e rappresentano una minima parte della trama, minima parte che comunque si scopre nelle prime pagine del primo libro; oltre a questo c’è molto altro che non posso rivelare senza spoiler.

Ora, ho iniziato il post professando sincerità e continuerò nello stesso modo dicendo che inizialmente non ero molto attirato da questa saga proprio per la nazionalità della scrittrice e l’età della stessa… lo so che non vuole dire molto, ma giovane età spesso è sinonimo di immaturità di stile di scrittura e poca esperienza nel creare trame ed il fatto della nazionalità l’ho spiegato all’inizio, sono pochi gli autori italiani che io (si badi bene, sono opinioni personali) reputo in gamba in questo macro-genere letterario che è la fiction. Se ci aggiungiamo il prezzo decisamente non contenuto dell’editoria italiana oggigiorno, tutti questi fattori mi hanno fatto lasciare questi libri in libreria per qualche anno fino a che, un paio di anni fa, approfittando della campagna sconti sugli Oscar Mondadori cumulabile con gli sconti che potevo ottenere grazie alla tessera della libreria, mi sono deciso a comprare in blocco la trilogia spendendo anche meno dell’omnibus uscito recentemente (a quei tempi) pur scontato.

Il Talismano del Potere

Il Talismano del Potere

A scanso di equivoci futuri chiarifico subito che queste affermazioni si riferiscono SOLO alla trilogia delle Cronache del Mondo Emerso; Licia Troisi ha scritto altro (parecchio) dopo questa saga ed il suo stile può essersi evoluto, ma non è l’oggetto di questa mia “recensione” se mi passate il termine anche se non sono un critico letterario.

Beh, sapete cosa vi dico? Questa non sarà LA saga del secolo ma mi è piaciuta decisamente. Per carità, lo stile deve ancora essere sbozzato, i suoi personaggi sono un po’ stereotipati, utilizza parecchi clichè della letteratura fantasy ed utilizza una narrazione ancora molto lineare, tipo: “succede prima A, poi B, poi C” con pochi “incastri” tra gli avvenimenti, cosa che viene rispecchiata anche nella divisione piuttosto netta tra gli avvenimenti dei tre libri della trilogia ed infine lo sviluppo psicologico dei personaggi lascia ancora un po’ a desiderare.

TUTTAVIA i tre libri sono scritti con uno stile fresco ed immediato ed è facile non prestare caso alle cose elencate prima; inoltre la storia, anche se piuttosto lineare, risulta essere decisamente godibile pur non essendo originalissima, cosa questa che, secondo me, lascia decisamente il tempo che trova… preferisco leggere un libro con una trama non originale ma ben scritto che un libro innovativo ma pesante da leggere, in barba ai critici che hanno stroncato senza mezze misure la trilogia in questione. In ultima analisi sono i lettori che decretano un successo letterario ed i gusti sono troppo soggettivi per poter dire che se lo stile è immaturo e la trama non originale allora è un brutto libro. C’è a chi piace lo stesso, a me sono piaciuti e spero che possa piacere anche agli eventuali lettori di questo post.

Giusto un’ultima cosa, per chi volesse comprare la trilogia, l’ordine ed il titolo dei libri sono i seguenti:

  • Nihal della terra del vento.
  • La missione di Sennar.
  • Il talismano del potere.

http://www.liciatroisi.it — Il sito ufficiale di Licia Troisi

Le immagini delle copertine sono (c) di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A

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Saluti a tutti, questo primo post sarà un po’ introduttivo dato che io sono nuovo dei blog e devo ancora prendere la mano con WordPress; non credo che ci vorrà molto dato che sono un appassionato nonchè laureato in informatica ma è pur sempre una cosa nuova da imparare la cui padronanza completa richiederà un po’ di tempo.
Intanto inizierei a dare un’idea a grandi linee di cosa parlerà questo blog. Beh, dire “un po’ di tutto” mi pare scontato e riduttivo, però al tempo stesso non voglio nemmeno limitare troppo gli argomenti, dopotutto un blog dovrebbe essere una sorta di diario personale e quindi voglio poter sentirmi libero di spaziare sugli argomenti; in ogni caso, essendo io un normalissimo essere umano con i propri interessi mi sembra logico che la maggior parte dei post che andrete a leggere (nella speranza che il blog prenda piede) tratterà dei miei interessi quindi vado ad elencarli in ordine rigorosamente sparso:

  • Informatica a 360 gradi; dopotutto mi sono pure laureato in questo campo no?
  • Videogiochi
  • Cultura, manga ed anime giapponesi
  • Film e libri
  • Serie TV
  • Giochi di carte (da quelli classici tipo scopa e briscola a quelli di carte collezionabili)
  • Collezioni (adoro collezionare “cose”)
  • Giochi da tavolo di strategia (scacchi, go…)
  • Giochi di ruolo
  • Puzzles (più grossi sono meglio è)
  • Coltivazione di piante grasse

Forse avrete già notato la stranezza e la molteplicità dei miei interessi ma scommetto che l’ultimo non ve lo aspettavate vero? Beh, che dire, è un interesse nato (o meglio “rispolverato”) di recente, in un momento di stanca. Dovete sapere che io abito in campagna (una volta avrei potuto dire “aperta campagna” ma ormai non si può più definire così aperta purtroppo) e sono sempre stato a contatto con la natura e i fiori che qua nascono liberamente, inoltre ho un giardino dove i miei genitori ed i miei nonni prima di loro hanno piantato diverse piante e alcuni fiori. Nonostante questo non sono mai stato molto attirato dal giardinaggio, ho sempre trovato i fiori un po’… non so… ordinari, hanno tutti più o meno lo stesso “stile”: stelo, foglie, bocciolo, fiore e poi quelli a stelo legnoso (rose) restano spogli d’inverno mentre gli altri appassiscono e muoiono (per poi rispuntare l’anno dopo nel caso di piante da bulbo).
Le piante grasse ed i cactus in particolare, invece, mi hanno sempre colpito per la loro varietà di forme e colore e poi perchè il 90% di essi sono sempreverdi, inoltre, nonostante sembrino piante molto “rustiche” e spoglie fioriscono quasi tutte con forme e quantità a volte veramente spettacolari. Alcuni fiori sono addirittura più grossi della pianta stessa.
Per finire avevano un requisito decisivo per me, ovvero non necessitano di eccessive cure; non è vero che le si può lasciare a loro stesse, ma rispetto ad una pianta “magra” ne richiedono decisamente meno.
E così, in un grigio pomeriggio di gennaio di quest’anno (2009), ho fatto un giro al negozio di botanica vicino a casa mia e sono venuto a casa con un cactus dalla forma classica a sfera (anche se non IL più classico “cuscino della suocera” che, tra parentesi, ancora non ho) da allora sono passati 5 mesi e di piante grasse ora ne ho una trentina, quasi tutte diverse per specie, forma, colore ecc. ecc.
Non so, sono “strane” e questo mi attira decisamente.

Volete mettere una semplice margherita con una Crassula Hobbit dalle caratteristiche foglie tubolari?

Crassula Hobbit

Crassula Hobbit

Una primula con un Graptopetalum Paraguayensis dalle foglie viola?

Graptopetalum Paraguayensis

Graptopetalum Paraguayensis

Un tulipano con un Gymnocalycium Asterium dalle teste perfettamente tonde?

Gymnocalycium Asterium

Gymnocalycium Asterium

Senza nulla togliere a quelle piante e fiori ma io preferisco assolutamente le seconde alle prime.
Beh, concludendo direi che questi sono gli argomenti che più vedrete in questo blog, se la cosa vi può piacere non esitate a mettermi tra i preferiti e a parlarne magari con amici e parenti e se avete richieste su argomenti inerenti ai miei interessi beh, lasciate un commento, prometto di leggerli tutti.

Ah, sono anche logorroico, si vede?

Tutte le immagini sono (c) dei rispettivi proprietari

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